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Szerkesztő:Voxfax/próbalap Mellúszás

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A mellúszás olyan úszásnem, amely a békák lábtempóját utánozza, ahogyan kört ír le, miközben a karok szívformát. Egyike a négy hivatalos úszóstílusnak, a vegyesúszásnak is része. Mind közül ez a legösszetettebb és legfárasztóbb.[1] Keleti eredetű stílus, amelynek ősét versenyen Európában elsőként 1844-ben Londonban két indián úszó, Repülő Sirály és Dohány mutatta be. Az angolok azonban, bár megismerhették az új stílust, nem tartották alkalmasnak az európai sztenderdek közé beiktathatónak. Az Amerikai Egyesült Államok tért vissza hozzá, ahol 1870 és 1880 között megvitatták az első mellúszóversenyeket. A 20. század elején már Angliában is rendeztek versenyeket, majd 1908-ban a negyedik újkori olimpián bevezették 200 méteren.

Bevezető[szerkesztés]

In tutti gli stili esiste una netta distinzione tra l'esecuzione tecnica e l'esecuzione elementare. L'esecuzione tecnica riguarda quasi esclusivamente gli agonisti, garantisce un'ottima efficacia propulsiva ma richiede un notevole impegno muscolare e sviluppate capacità coordinative. L'impiego di questa nuotata da parte dei principianti risulta pertanto controproducente: il più delle volte si manifestano una diminuzione dell'ampiezza della bracciata (minor propulsione), scoordinazione e movimenti inefficaci. Inoltre la forza richiesta dai gesti tecnici la rende inappropriata quando l'apparato locomotore è in via di sviluppo (bambini). Per ovviare a queste problematiche si insegna ai principianti una nuotata elementare che seppur non massimalizza le masse d'acqua spostate consente di nuotare in modo efficace. La differenza visiva tra le due nuotate, è poi sorprendente nella rana.

Kivitelezés[szerkesztés]

Michael Phelps kartempója

A kartempó aktív fázisa (amely az indítást adja) oldalirányú és közvetlenül a víz felszíne alatt történik. A karok szimmetrikusan mozognak, miközben a tenyerek kifelé fordulnak.
A felkészítő (passzív) fázist minden esetben az előtt kell kezdeni, mielőtt a kezek a fejhez viszonyítva hátrébb kerülnek.

Az aktív fázisban a fej kiemelkedik a vízből a levegővétel kivitelezéséhez, majd a karok passzív helyzetbe hozásával egy időben a lábtempót hajtjuk végre, a béka lábtempóját utánozva. Minden kartempót ciklikusan levegővétel, majd lábtempó követ.

Ezen úszásnem helyes kivitelezése abban áll, hogy a kartempó aktív fázisa egybeesik a lábtempópasszív fázisával, vagyis a lábtempó aktív fázisa akkor indul, amikor a kartempó teljesen végbement. A lábszárak mozgása úgy történik, hogy a sarok a sípcsont felé tart (kalapácsláb). A felkészítő fázis a térdek felhúzását jelenti, ügyelve arra, hogy a sarkak ne kerüljenek túl közel a farizmokhoz. Ezen a ponton kezdődik az aktív fázis, a lábfejeket kifelé fordítva, a lábszárakkal kifelé rúgunk, mígnem azok kiegyenesednek, majd határozott mozdulattal összezárjuk őket.

La nuotata tecnica[szerkesztés]

La fase attiva della bracciata (quella che dà propulsione) è profonda e variata. Profonda in quanto le mani cercano l'acqua in profondità e variata poiché le braccia variano la loro lateralità rispetto al tronco in relazione alla sensibilità del nuotatore sull'acqua. Anche in questo caso non avviene la fase di spinta (le mani non vengono mai arretrate rispetto al capo). La retropulsione degli arti superiori coincide, nella nuotata tecnica, con l'adduzione delle scapole alla colonna che consente di imprimere maggior forza sull'acqua. Questo gesto, in connessione all'inarcamento posteriore del rachide e alla pressione dell'acqua sottostante, consente al nuotatore di rompere la superficie dalla testa fino alla zona lombare. Le braccia vengono poi recuperate fuori o in prossimità della superficie dell'acqua, ma in ogni caso i gomiti devono permanere sommersi (si tratterebbe altrimenti di "farfalla") e vicini al corpo.
Nella fase passiva il nuotatore cerca di sfruttare l'altezza raggiunta rispetto all'acqua per spingersi più avanti possibile anteponendo le scapole e flettendo la colonna. Conseguentemente, al termine del recupero della bracciata, il gluteo affiora dalla superficie riducendo l'attrito col fluido.

In questa nuotata il recupero delle gambe (abduzione e flessione) comincia quando termina la trazione (fine della bracciata attiva). Questo movimento è immediatamente seguito da una contemporanea adduzione ed estensione delle gambe (fase attiva). L'azione della gambata, che risulta tendenzialmente similare a quella della nuotata elementare, è tuttavia spesso caratterizzata da una minore escursione sul piano laterale delle gambe. Inoltre, in questa sorta di sforbiciata, il piede da flesso si ridistende gradualmente seguendo la direzione della gambata (sintomo di un'elevata percezione dell'acqua da parte del nuotatore). Ne consegue che il piede tornerà "a martello" solo alla fine del recupero, diminuendo così anche l'attrito nella fase passiva. L'efficacia della gambata dipende anche dalla mobilità delle articolazioni del nuotatore, infatti maggiore mobilità permette di spingere più acqua e pertanto di andare più veloce.

Nella rana avviene una respirazione ad ogni ciclo di bracciata ma bisogna ricordare che la testa non va sollevata ma deve rimanere in asse con il busto. Nella nuotata tecnica l'oscillazione del capo guida un movimento ondulatorio progressivo dal tronco fino al bacino detto "beccheggio", come avviene nel delfino. Bisogna però fare attenzione a non attuare dei colpi a delfino durante la gambata perché nelle competizioni si rischia di essere squalificato.

La didattica elementare[szerkesztés]

Per apprendere la gambata è consigliabile scomporre il movimento in tre fasi adeguatamente intervallate tra loro. Assumere le seguenti posizioni prima fuori dall'acqua da seduti (non sul pavimento) poi in acqua portando le braccia in appoggio su una tavoletta:

  1. posizionare i piedi "a martello" e semiflettere e avvicinare le gambe (non eccessivamente) al corpo mantenendo le ginocchia vicine;
  2. spostare i talloni verso l'esterno mantenendo i piedi "a martello" e le ginocchia vicine tra loro;
  3. ridistendere le gambe verso l'esterno, e riaddurle l'una verso l'altra;

in ogni posizione le gambe devono muoversi sempre insieme e simmetricamente.

Per preparare il movimento degli arti superiori sarà necessario focalizzare il più possibile l'attenzione su di essi, ed escludere quindi la gambata. Eseguire perciò i seguenti movimenti utilizzando una gambata già assimilata: stile libero oppure tenendo un pull-buoy tra le gambe:

  • porre le braccia distese in superficie e cominciare la bracciata disegnando un piccolo cerchio appena sotto la superficie. È fondamentale che in questo movimento le mani non vengano mai arretrate rispetto al capo, quando giungeranno all'altezza dello stesso verranno infatti ridistese davanti alle spalle, concludendo la bracciata;
  • in questo momento si esegue sempre una breve pausa (da effettuare sempre in questa fase della bracciata a rana); dopodiché sarà possibile cominciare una nuova bracciata riproducendo il movimento precedente.

A questo punto sarà possibile eseguire lo stile rana semplificandone la coordinazione: eseguendo prima la bracciata (come sopra descritta) e inserendo la gambata (come sopra descritta) nel momento in cui le braccia sono mantenute distese davanti al capo. Il movimento risulterà tecnicamente corretto e la pratica sarà sufficiente a renderlo più fluido.

È da precisare che alcune persone non necessitano di un'accurata scansione delle fasi della gambata nemmeno nell'approccio didattico. Si tratta dei cosiddetti ranisti naturali che possiedono un'articolazione coxo-femorale geneticamente predisposta a questo stile. Ciò ha poi ripercussioni sulla posizione dei piedi, infatti i ranisti naturali sono spesso riconoscibili dalla camminata con i piedi rivolti all'esterno.

Correzione degli errori più ricorrenti:

  • non si è in grado di automatizzare la pausa da effettuarsi quando le braccia sono iperdistese: nuotare a rana effettuando una seconda gambata mentre le braccia permangono iperdistese (rana doppia gambata);
  • le braccia vengono arretrate oltre il capo: riprovare il movimento a secco o eseguire la bracciata con le ascelle appoggiate alla corsia o a un tubo per acquagym in modo da impedire che le braccia arretrino eccessivamente;
  • difficoltà nel riprodurre la gambata in acqua: eseguire la gambata a rana in verticale con le mani attaccate al bordo.

La didattica tecnica[szerkesztés]

  • Accentuare il movimento delfinato proprio della rana tecnica: nuotare con una bracciata a rana e una gambata a delfino impiegando le pinne.
  • Tentare di nuotare a rana recuperando le braccia fuori dall'acqua.

La nuotata tecnica va tuttavia raggiunta in questo stile perlopiù applicando nozioni e correzioni analitiche.

Versenyszabályok[szerkesztés]

  1. A rajt és minden forduló utáni első kartempótól a testnek hasra fordulva kell lennie. Nem megengedett hanyatt fordulni egy pillanatra sem.
  2. Minden karmozdulatnak szimultán, egy vízszintes síkban kell végbemennie, függőleges alternálás nélkül.
  3. A kezeket együtt tartva kell a melltől fölfelé lökni a viz felszínén, vagy közvetlenül alatta. A könyököknek a vízszint alatt kell maradniuk, kivéve a forduló előtti utolsó tempót, a fordulót és a cél előtti utolsó tempót. A kézfejeket a víz színén, vagy közvetlenül alatta kell visszahúzni, de a csípők vonalán sohasem túl, kivéve az indulás és a forduló utáni első karcsapást.
  4. Minden lábtempót szintén egyszerre, ugyanabban a vízszintes síkban kell végrehajtani, függőleges alternálások nélkül.
  5. Az előrehajtó lábtempónál a lábfejeket kifelé kell fordítani. Ollózó, vagy gyors, szabálytalan, pillangózó rúgás nem megengedett. Meg szabad a lábakkal törni a vízfelszínt, azzal a feltétellel, hogy nem követi delfin- (azaz pillangózó) rúgás lefelé. 2005 augusztusától a szabályzat megenged egy pillangózó rúgást indulás és minden forduló után.
  6. A beütést, minden fordulónál és a versenyvégi beérkezésnél mindkét kézzel egyszerre, fölfelé, a víz színe alatt kell végrehajtani. Az utolsó karhúzás után, a beütés előtt, a fejet a vízbe kell meríteni, feltéve, hogy legalább egy pillanatra megtöri a vízfelszínt, az utolsó teljes, vagy nem teljes ciklus előtt, amely a beütést megelőzi.
  7. Minden teljes, szabályszerűen kivitelezett egy-egy kartempóból és lábtempóból álló ciklus folyamán, a versenyző fejének valmely része meg kell, hogy törje a víztükröt, mindazonáltal, az úszó, míg teljesen elmerül az indulás vagy minden forduló után, végrehajthat egy teljes kartempót hátrafelé a lábaiig és azokkal egy rúgást. A fejnek a befelé forduló kezek előtt meg kell törnie a víztükröt, a második kartempó csúcsán.

Versenyszámok[szerkesztés]

  • 50 m
  • 100 m
  • 200 m

Az 50 m-es jelenleg nem olimpiai szám.

Kapcsolódó szócikkek[szerkesztés]

Fordítás[szerkesztés]

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Külső hivatkozás[szerkesztés]

Commons:Category:Breaststroke
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  1. Tecnica del nuoto - Rana (A mellúszás technikája) hozzáférés: 2010. szeptember 24.